Il mutuo chirografario: cos’è, a cosa serve

Il mutuo chirografario può essere definito come una forma di finanziamento destinata a chi non ha una casa. La parola “chirografario” deriva dal greco e vuol dire “scritto a mano”, a indicare una scrittura di proprio pugno: ed è questa la caratteristica principale del mutuo in questione.

Mutuo chirografario: cos’è

Mutuo Chirografario

Il mutuo chirografario non è altro che un’obbligazione scritta di propria mano: nella giurisprudenza italiana, infatti, vengono considerati chirografari i creditori che pongono unicamente un documento con la propria firma a garanzia delle obbligazioni che vengono assunte dai debitori.

In altri termini, qualunque tipo di finanziamento non ipotecario è chirografario: ciò vuol dire che si ha a che fare con un prestito per la cui garanzia non c’è alcun immobile. Ecco perché un qualunque prestito personale può essere ritenuto un finanziamento chirografario. Resta da capire, quindi, il motivo per cui non si ricorra a questi mutui per comprare una casa, in modo da evitare di vincolare l’immobile con una iscrizione ipotecaria. I motivi sono diversi.

Quando si sceglie

Il mutuo chirografario viene adottato, in genere, nei casi in cui il prestito abbia una durata compresa tra i 18 e i 120 mesi: le condizioni, ovviamente, variano a seconda delle banche. Esso, inoltre, viene scelto quando il finanziamento ha lo scopo di sostenere economicamente la realizzazione di opere che – come per esempio nel caso dei condomini – coinvolgono aree o parti che sono in comune con altre persone e che quindi non potrebbero essere ipotecate.

Si è soliti ricorrere ai mutui chirografari, poi, per cifre che non superano i 75mila euro (o i 120mila euro, quando si tratta di imprese e non di persone fisiche). La riduzione delle somme che possono essere concesse è collegabile direttamente al fatto che la garanzia che viene prestata e più debole. In conclusione, si può dire che questo mutuo va bene ogni qual volta la cifra che deve essere finanziata non induce a puntare su una iscrizione ipotecaria, che determinerebbe dei costi più elevati.

Chi può richiederlo

Non ci sono particolari limitazioni a proposito dei soggetti che hanno la possibilità di richiedere il mutuo chirografario, il quale può essere concesso sia a società che a persone fisiche (ma vale la pena di ribadire che, tra un istituto di credito e l’altro, possono esserci differenze significative dal punto di vista delle garanzie richieste: insomma, è vero che nessuna ipoteca sugli immobili viene iscritta, ma ciò non implica che non possano essere richieste garanzie dalla banca).

Garanzie e tassi di interesse

Le garanzie che una banca può richiedere per la sottoscrizione di un mutuo chirografario possono essere di vario tipo: si va dalle polizze fideiussorie alle cambiali, passando per i pegni sui titoli diretti. Per quel che concerne i tassi di interesse, essi sono – come si può immaginare – molto più alti rispetto a quelli previsti per i mutui ipotecari: si tratta, d’altro canto, di prestiti con una certa dose di rischio (proprio per l’assenza di ipoteche) e dunque è normale che siano più elevati, paragonabili ai tassi dei prestiti personali.

Per dare qualche numero, il TAEG può arrivare fino al 12%. Per questo motivo, è opportuno valutarne con attenzione e in maniera approfondita la reale convenienza, anche con un confronto con altre forme di finanziamento.

Conclusioni

Insomma, il mutuo chirografario – che non deve essere confuso con il prestito cambializzato veloce – può rivelarsi una forma di finanziamento piuttosto comoda, oltre che conveniente.

Negli ultimi anni, esso è stato scelto con una certa frequenza da parte di chi ha acquistato o installato impianti fotovoltaici, in quanto presenta caratteristiche compatibili con questo tipo di struttura.