Piani di accumulo

I PAC, ovvero Piano di Accumulo Capitale è uno strumento di investimento che permette di accedere a fondi comuni senza investire tutto il capitale in un’unica soluzione. La caratteristica principale di questa forma di investimento e che il capitale viene investito con un sistema a rate che possono essere versate con: cadenza mensile, trimestrale o annuale.

Curioso di scoprire se questo tipo di investimento può fare o meno al caso tuo, o meglio vorresti sapere quali sono i vantaggi o gli eventuali svantaggi da dover prendere in considerazione. Continua allora, a leggere la mia guida per avere maggiori informazioni sui PAC, vedere come simulare un piano di investimento e conoscere i pro e i contro di questo strumento finanziario.

Come funziona un piano di accumulo

La stipula di un piano di accumulo capitale può essere fatta da chiunque desideri operare sul mercato azionario e obbligazionario mediante i fondi comuni e gli ETF. Questa forma di investimento prevede un contratto specifico tra il cliente e la banca o l’ente che propone il piano. Essendo uno strumento finanziario molto flessibile, il contratto prevede dinamiche differenti in base alle decisioni del cliente, infatti si può optare per una durata che va dai 12 mesi a circa 20 anni e scegliere la rata da investire a partire da un minimo di 50 euro mensili.
Attraverso il piano di accumulo capitali si ha dunque la possibilità di fare un investimento che prevede versamenti regolari sul lungo periodo, abbassando così l’eventuale perdita di capitale con investimenti a breve termine.
I PAC sono considerati investimenti a basso rischio anche sé proprio per questa loro caratteristica prevedono una percentuale di rendimento minore rispetto agli investimenti a breve termine. Quest’ultimi possono offrire un miglior ritorno economico, però hanno un rischio di perdita del capitale molto più elevato.

Quali sono i vantaggi

Quali sono i vantaggi di un piano di accumulo capitali? La scelta di investire mediante questo strumento finanziario, deriva proprio da alcuni punti di forza che andiamo subito a vedere nel dettaglio.
I principali vantaggi dei PAC sono: 
Possibilità di disporre il capitale da investire in piccole rate
Flessibilità di scelta al momento della sottoscrizione della durata dell’investimento, dell’importo e cadenza delle rate (se su base mensile, bimestrale, trimestrale o annuale).
Abbassamento del rischio di stagionalità: mediante una cadenza predisposta per i versamenti si può eliminare l’incidenza negativa che si può avere a causa della stagionalità e delle fluttuazioni improvvise del mercato.
 Offerta di un sistema di risparmio costante: l’automatizzazione di questo strumento finanziario abbassa il rischio di perdere la totalità della somma disposta per l’investimento.
La stipulazione di un preciso contratto che elimina il rischio di investimenti emotivi e di decisioni affrettate o date dalle tendenze del momento, che potrebbero in realtà rivelarsi infruttuose.

Quali sono gli svantaggi

Tra i principali punti a sfavore di questo strumento finanziario troviamo:
Costi di gestione onerosi: questi contratti prevedono che il cliente corrisponda degli importi specifici in base alle spese sostenute per la sottoscrizione del piano di investimento e la sua gestione. Inoltre su ogni rata vengono applicati dei diritti fissi (che cambiano in base al tipo di fondo scelto) e delle spese postali o amministrative.
Impatto della durata sui rischi di mercato: anche se gli investimenti su lungo periodo presentano meno rischi rispetto a quelli a breve termine, una tendenza ribassista del mercato azionario potrebbe portare a una perdita del capitale investito, o comunque di quello guadagnato nel corso degli anni. Infatti anche se sono considerati a basso rischio, questo non è un prodotto finanziario a capitale garantito.
Sbilanciamento della commissione di sottoscrizione: per accedere a questo strumento finanziario è necessario fare un contratto per il piano di accumulo. Questo prevede una quota di garanzia pari al 25 o 30% dell’importo investito. Ciò vuol dire che se si sceglie di rientrare della somma maturata prima della scadenza naturale del contratto si rischia di avere una forte perdita economica.

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