Scegliere ed aprire un conto è una operazione da effettuare con cognizione di causa. Sono numerosi gli aspetti che devono essere tenuti in considerazione. Leggi la guida e poi sarai in grado di trovare in autonomia il miglior conto corrente online oggi disponibile.
Cos’è un conto corrente (sigla C/C)
Il conto corrente è un contratto che dà a chi lo sottoscrive – il correntista – la possibilità di depositare il proprio denaro all’interno dell’istituto di credito.
A seconda dei casi tale conto permette di effettuare molteplici operazioni finanziarie. Un c/c permette ad esempio la domiciliazione delle bollette, le operazioni di Internet banking, avere carte di credito, Bancomat e blocchetto degli assegni.
Di norma un conto è intestato ad una sola persona ma, volendo, si può decidere di aver un cointestatario. Tale opzione consente al secondo soggetto di impartire disposizioni o con l’avallo gli altri intestatari o in autonomia a seconda della formula scelta. Nella prima circostanza, si parla di firme congiunte; nella seconda circostanza, si parla di firme disgiunte.
La varietà delle operazioni che possono essere compiute viene specificata in un foglio informativo. Foglio che consigliamo vivamente di consultare prima della sottoscrizione in quanto sullo stesso vengono riportate le voci di costo e caratteristiche del prodotto.
Come si apre un conto corrente
Per aprire un conto corrente occorre un documento di identità ed il codice fiscale. La banca, poi, al momento dell’apertura fa compilare al cliente un questionario. Tale modulo ha anche lo scopo di identificare il profilo per il rispetto della normativa antiriciclaggio. Bisogna rispondere alle domande con la massima attenzione per poter essere profilati in modo corretto.
Da tempo ormai, grazie alle nuove tecnologie alcune banche offrono la possibilità di aprire un conto corrente direttamente online. Basterà avere un computer uno smartphone o tablet con connessione internet ed in pochi minuti essere titolari di un nuovo conto.
Le varie tipologie di conti
I conti correnti si distinguono, in linea di massima, in conti ordinari e conti a pacchetto.
I primi sono I conti a consumo, per cui le spese variano a seconda della quantità di operazioni che vengono compiute.
I secondi presuppongono il pagamento di un canone, che include un certo numero di operazioni.
Ovviamente, nulla vieta di passare, nel corso del tempo, da un conto ordinario a un conto a pacchetto o viceversa.
Vi sono poi i conti aperti nelle filiali delle banche ed i più recenti conti correnti online. Vediamo le differenze, vantaggi e svantaggi sia dell’uno che dell’altra tipologia.
Dal punto di vista economico un conto tradizionale rispetto ad un conto online ha un costo maggiore sia di tenuta -costi fissi – che di utilizzo. Non solo un conto gestito online da al cliente una maggiore autonomia. Fare bonifici e pagamenti direttamente dal proprio pc o smartphone è senz’altro un grande vantaggio.
Di contro, i conti online – in genere – non comprendono servizi allo sportello e non offrono quindi il supporto che si può ottenere allo sportello bancario. Poca cosa per chi è avvezzo alle nuove tecnologie, problematico invece per chi ha bisogno di un supporto maggiore.
Detto questo è anche possibile avere un conto classico ma con servizio annesso di Internet Banking. Vediamo cos’è e come funziona.
Cos’è l’Internet Banking
L’Internet banking lo sportello virtuale della banca tramite il quale è possibile accedere al proprio conto ed i servizi offerti. Il servizio è fruibile da pc, da smartphone o qualunque altro dispositivo che permetta di accedere alla Rete.
Nella sostanza, l’Internet Banking permette di avere il proprio conto corrente tradizionale – come detto generalmente gestito allo sportello – online.
Le operazioni che si possono effettuare sono molteplici. Sono quindi le seguenti: ricariche telefoniche, bonifici, consultazione degli estratti conto, pagamento dei bollettini ecc…
Quando utilizzato, questo servizio permette costi gestione più bassi rispetto a quelli che si dovrebbero sostenere per fare le stesse operazioni allo sportello.
I costi
In genere un conto corrente non costa molto, ma è bene tenere conto sia dei costi fissi che dei costi variabili.
I costi fissi riguardano il canone periodico e le spese applicate per la spedizione delle comunicazioni al cliente in cartaceo; estratti conto mensili, trimestrali e semestrali. Ci sono, inoltre, i canoni connessi all’uso del Bancomat e della carta di credito qualora prevista nel contratto.
Nella maggior parte dei casi il canone periodico può includere una carta di debito, il servizio di SMS, la domiciliazione delle utenze e altri servizi.
I costi variabili dipendono dalla tipologia e dal numero di operazioni compiute ed è su queste che occorre prestare particolare attenzione. Ad esempio, chi fa tanti bonifici dovrebbe preoccuparsi di trovare un conto che offra condizioni vantaggiose per tali operazioni. Diversamente i costi potrebbero lievitare. Inutile avere un conto corrente a costo zero quando poi per fare un bonifico vengono addebitati 3 o talvolta anche 5 euro.
Quindi, prima di scegliere un conto è opportuno informarsi su tutti i costi connessi. Esempio:
- le spese di liquidazione periodica;
- e commissioni per l’esecuzione dei vari servizi;
- spese per la registrazione di tutte le operazioni sul conto;
- interessi e costi generali dei prelievi effettuati con carta di credito (in genere molto esosi);
- canoni per il Bancomat e carta di credito;
- oneri previsti nel caso in cui si usi del denaro non disponibile sul conto – uso della carta di credito -.
Saldo disponibile e saldo contabile: significato
Il saldo contabile è la somma delle operazioni che sono registrate fino a una data specifica sul conto corrente.
Il saldo disponibile è la quantità di denaro di cui si può disporre effettivamente. Questo tenendo conto degli assegni versati e non ancora disponibili – in negativo – e di eventuali fidi – in positivo -.
Nell’estratto conto che viene periodicamente inviato al correntista, sono presenti il riepilogo dei movimenti effettuati e le informazioni del saldo contabile a una data specifica. Il riepilogo include il saldo iniziale e il saldo finale. Include quindi anche la descrizione dell’operazione eseguita, la data di valuta, la data di registrazione e l’accredito o addebito a seconda dei casi.
Saldo insufficiente
La voce “Saldo Insufficiente” non dovrebbe mai apparire su un conto, soprattutto se di tipo tradizionale e soprattutto in conseguenza di un assegno emesso e non riscuotibile per tale motivo.
Nel caso in cui si abbia a che fare con un saldo insufficiente, si può andare incontro a qualche inconveniente. Esempio: la banca potrebbe decidere di rifiutare la domiciliazione delle utenze o il pagamento degli assegni bancari emessi.
Tali situazioni se non gestite in tempi rapidi possono condurre all’essere segnalati come cattivi pagatori nelle banche dati private e pubbliche. Se così fosse, in caso di richiesta di un prestito si potrebbe veder negato l’accesso al credito per tale segnalazione.
Cos’è l’IBAN
Quando si parla di Iban si fa riferimento a un codice internazionale che distingue in maniera univoca qualsiasi conto. Iban è l’acronimo di International Bank Account Number: è indispensabile sia per la ricezione che per l’emissione di bonifici.
Il codice è presente sulle schermate dell’Internet banking e sugli estratti conto oltre che sui documenti contrattuali spediti nel momento in cui il conto viene aperto.
Strumenti di pagamento tipici di un conto corrente
A seconda della tipologia del conto si hanno diversi strumenti di pagamento a disposizione; per semplificare suddividiamo il tutto in due categorie: conto corrente tradizionale e conto corrente online.
Un C/C tradizionale – ovvero quello aperto presso una filiale di una banca – dispone in genere dei seguenti mezzi:
- Blocco degli assegni;
- carta di debito – Bancomat -;
- carta di credito.
Il c/c online a seconda dei casi ha – in genere – i seguenti strumenti di pagamento:
- Carta prepagata;
- carta di credito – solo per conti molto evoluti -;
- app con Wallet (portafoglio elettronico).
Ad ogni modo, con l’evolversi delle tecnologie non è escluso trovare caratteristiche e servizi di pagamento che accomunano le due tipologie di conti.
Conclusioni
La scelta del miglior conto corrente è di fatto una questione individuale caratterizzata dal tipo di utilizzo che si farà dei servizi annessi. Serve quindi stilare una lista delle operazioni che si fanno maggiormente e trovare di conseguenza il conto che meglio soddisfi tali esigenze. Trovare insomma il giusto rapporto tra costi e servizi offerti tra quelli maggiormente utilizzati.