La consulenza legale gratuita soprattutto quella online è uno dei servizi più ricercati da chi desidera un consiglio professionale a costo zero. Quello che vorremmo fare oggi è chiarezza. In tanti, dopo essere rivolti ad un avvocato online, si ritrovano comunque a dover sborsare una parcella. Vediamo quindi cos’è, come “dovrebbe” funzionare questo servizio e chi lo eroga davvero.
Come funziona la consulenza legale gratuita
Secondo la legge, un avvocato può operare a titolo gratuito solo quando abbraccia le cause pro bono, o se opera all’interno di determinati patrocini; esclusivamente in questo caso, infatti, come si legge all’art. 11 del Codice Forense, è proibito ad un avvocato chiedere un compenso al suo assistito per l’attività prestata.
Escludendo quindi le circostanze sopra citate, secondo l’art.35 del Codice Forense non è consentito ad un avvocato prestare servigi gratuiti. Questo perché il rapporto tra assistente ed assistito deve basarsi sulla fiducia. Tale stato può fondarsi dietro un corrispettivo ed in quel caso il professionista deve al cliente un rapporto di lealtà, professionalità e diligenza.
Detto ciò è indubbio che un rapporto tra avvocato ed assistito preveda un una parcella. Ad ogni modo,vi sono anche situazioni nelle quali alcuni avvocati offrono un servizio di consulenza legale gratuita online ma il tutto è limitato ad un parere, consiglio null’altro.
Ecco alcuni esempi di casi in cui è possibile ottenere un piccolo aiuto gratuito:
- nelle controversie a seguito di incidenti stradali;
- nei rapporti con i condomini o con l’amministratore del condominio;
- nella gestione del rapporto fra locatore e conduttore di un’abitazione;
- nella quantificazione degli infortuni dovuti a negligenza medica;
- in una causa di separazione o divorzio;
- la gestione delle quote di un’eredità;
- per comprendere le clausole fondamentali durante la stesura di un contratto tipico;
- per chiedere un consulto in diritto penale;
- in caso di frodi o truffe sul web;
- avendo subito un presunto torto in qualità di consumatore.
In ciascuna delle situazioni sopra citate, la consulenza legale inquadra la controversia secondo la normativa vigente in Italia. Fatto ciò il legale da un parere e se possibile suggerisce la una soluzione adeguata al caso. Naturalmente tutto ciò vale per la gestione di problematiche di lieve entità, quelle che l’assistito potrà poi risolvere da sé seguendo i suggerimenti ricevuti.
Diversamente, in caso di situazioni più complesse, avrà un quadro chiaro ed esaustivo della situazione. In quel caso però, dovrà richiedere ulteriore assistenza affidando l’incarico all’avvocato che ovviamente chiederà la parcella per i servizi offerti.
Professionisti che offrono assistenza legale gratuita online
Compresi i limiti ed i vantaggi che si possono ottenere, andiamo a vedere chi, online, si presta a dare consigli legali in forma gratuita.
Iniziamo con i servizi offerti dagli avvocati di dequo.it. Andando sul sito nella sezione “Consulenza legale gratuita” è possibile inoltrare una richiesta di consulenza.
Tale procedura è davvero semplice in quanto dopo aver inserito il titolo basterà selezionare una delle seguenti categorie:
- diritto amministrativo
- diritto assicurativo
- diritto del lavoro
- diritto di famiglia
- diritto industriale
- diritto minorile
- diritto penale
- diritto societario e commerciale
- diritto tributario
- patrimonio
- recupero crediti
- responsabilità civile
- responsabilità medica
- successioni e donazioni
- tutela della persona
- altro
Se non vi è una categoria rappresentativa si può comunque procedere alla consulenza scegliendo l’opzione “altro” per poi procedere all’inserimento della richiesta.
Inserito il messaggio si può scegliere una consulenza gratuita la quale non garantisce che si avrà una risposta che ad ogni modo sarà breve. La seconda opzione ovvero il “servizio premium”, da diritto ad una risposta garantita. Non solo, si avrà un parere legale completo e garanzia di riservatezza.
Altra opportunità è quella offerta da AvvocatideiConsumatori.it dove si può avere supporto anche a titolo gratuito.
L’assistenza di AdC di natura orientativa e generica per il caso prospettato è invece prestata a titolo gratuito nell’ambito del primo contatto mentre un’assistenza individuale, relativa quindi ad una determinata fattispecie ed a beneficio esclusivo del singolo consumatore con riferimento al suo specifico caso, la corresponsione di una quota associativa a sostegno dell’attività dell’associazione che NON si avvale di fondi pubblici per poter operare.
Fonte: AvvocatideiConsumatori.it
Chiaro è che, una volta ottenuta una consulenza gratuita, ci si dovrà comunque rivolgere ad un avvocato. Tutto quello che seguirà è dietro compenso. L’avvocato potrà essere lo stesso che ha dispensato il consulto, oppure un collega scelto fra quelli online o tra coloro che operano in sedi fisiche vicine al luogo di residenza.
La necessità di confrontarsi con un avvocato, infatti, non implica necessariamente un intervento in sede legale. Vi sono numerosi diverbi o controversie che possono essere risolte da un comune cittadino autonomamente, purché sia informato correttamente sulle norme giuridiche del caso.
Conclusioni
Da quanto emerso è chiaro che la consulenza legale, quando gratuita, è un servizio con dei limiti. Ad ogni modo è molto utile perché da l’opportunità di ottenere un parere oggettivo su una controversia di natura penale, civile o di altro genere.
Vista così, l’assistenza legale online è molto conveniente rispetto alla più classica consulenza fatta con un avvocato che opera dal suo studio e ci riceve come cliente sin dal primo colloquio.
D’altro canto quando ci si appresta ad utilizzare un servizio offerto gratis via web non è detto che si riceva una risposta che ad ogni modo potrebbe giungere in tempi lunghi.
Un’alternativa migliore – sotto certi punti di vista – può essere quella di iscriversi ad associazioni. Queste previo versamento di una quota d’iscrizione, mettono a disposizione una staff legale che offrirà maggiori informazioni in tempi rapidi.
Anna
Mia figlia è vedova, il marito con testamento la lascia usufruttuaria della casa, la nuda proprietà la lascia alle figlie avute da precedente matrimonio e al figlio di mia figlia. Il mutuo lo pagano i ragazzi? In parti uguali? E mia figlia deve pagare? Grazie
Natale Pantano
Buon Giorno, abito in un palazzo di 5 unità da 40 anni la pulizia delle scale è sempre stata fatta a turno cominciando dal ultimo piano al piano terra ora i condomini del piano terra non vogliono più cominciare dall’alto e pulire solo il suo pianerottolo predico che non abbiamo un amministratore esterno ma lo facciamo noi a turno come ci si deve comportare a questo rifiuto ?
Giulio
Buonasera, ho ricevuto in successione metà appartamento da parte di mia mamma, l’altra metà l’ho acquistata da altri due eredi, figli di mio fratello venuto a mancare 4 anni fa. Un mio nipote, di cui sono legatissimo, ha deciso a distanza di 2 mesi dalla vendita, di regalarmi dei soldi per acquistare la cucina, circa 8000 euro, ed essendo fuori vuole fare un bonifico sul mio conto in modo che io possa scegliere la cucina che desidero. Volevo sapere se questa movimentazione di denaro, che transiterà dal suo conto al mio con bonifico ,possa rientrare in qualche atto illecito e che possa far sì che l’agenzia delle entrate possa fare controlli, considerando che io ho acquistato la sua quota di immobile?
salvatore
Buonasera ero iscritto alla categoria protetta legge\68\99 al collocamento mirato, l’impiegato mi riferisce di avere perso l’iscrizione in quanto avevo lavorato 12 mesi ed avere superato un reddito,domando come rifare domanda x la re iscrizione mi consegna un modulo AP74 da consegnare al mio medico da inviare all’inps ,faccio presente di essere in possesso di verbale rilasciato dalla commissione medica senza alcuna rivisione ma mi riferisce che questa e la prassi,dopo circa un anno mi arriva una proposta di lavoro x la categoria protetta ,chiedo se era possibile al centro x l’impiego una autocertificazione in quanto aspettavo la chiamata dall’inps mi riferisce che non era possibile,chiamo l’inps l’impiegato mi rimanda alla commissione medica, il medico della commissione mi riferisce che l’impiegato del’centro del’impiego aveva sbagliato farmi fare questa procedura,riferisco tutto di nuovo all’impiegato centro x l’impiego al quale mi dice di inviare i documenti in mio possesso per rifare l’iscrizione.Allora mi chiedo visto l’incompetenza di questa persona ma e sicuro che ho perso l’iscrizione.Grazie per l’attenzione
Redazione CasaSuper
Salve, nel paragrafo “Professionisti che offrono assistenza legale gratuita online”, trova indicazioni su chi contattare.
Mohamed
Salve,
Ho una domanda relativa all’immigrazione e alla cittadinanza.
So che posso richiedere la cittadinanza se ho un rapporto di unione civile con un italiano, il fatto è che sono in un rapporto di unione civile con un italiano, ma è registrato in Spagna. sarebbe ammissibile?
Grazie
ettore
CAPARRA CONFIRMATORIA, RESTITUZIONE SENZA PENALE
A seguito di compromesso per vendita casa, l’acquirente mi ha versato una CAPARRA CONFIRMATORIA, con promessa di rogito e sgombero entro 6 mesi dalla firma del compromesso, ovvero il 30 giugno 2020.
A seguito dell’emergenza sanitaria COVID-19 e relativo DPCM dell’8 Marzo 2020 che impone il blocco di tutte le attività e spostamenti, ho chiesto all’acquirente di sottoscrivere accordo per slittare la data del 30 giugno 2020, di tanti giorni, quanti saranno quelli del blocco di cui sopra, ma l’acquirente si rifiuta.
Essendo quanto sopra esposto “CAUSA DI FORZA MAGGIORE NON IMPUTABILE allo scrivente VENDITORE, premesso che sono disposto a restituire la caparra ricevuta, A CHE TITOLO di LEGGE, e COME o DEVO FARE per EVITARE DI RESTITUIRE IL DOPPIO di tale CAPARRA, senza andare in giudizio ?
Redazione CasaSuper
Salve Ettore,
non essendo noi dei legali, le consigliamo di rivolgersi ad un avvocato di sua fiducia che in breve tempo saprà darle le indicazioni del caso.
Diversamente può tentare di chiedere un parere su avvocatofacile.it o siti similari.