Prestiti pluriennali INPS

prestiti pluriennali INPS, sia quelli garantiti che diretti, sono finanziamenti che vengono concessi a dipendenti pubblici e pensionati che possiedono determinati requisiti (più avanti vedremo quali).

In questo post esamineremo entrambe le soluzioni di prestito. In modo tale che alla fine potrai essere in grado di identificare la soluzione migliore per te tenendo conto della tua situazione finanziaria.

Continua a leggere per saperne di più su tutte le opzioni disponibili.

Prestiti pluriennali INPS diretti

prestiti pluriennali INPS diretti sono destinati ai pensionati e dipendenti pubblici che sono iscritti alla gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.

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Possono essere richiesti per affrontare necessità familiari e/o personali e possono avere una durata che va dai cinque ai dieci anni: nel primo caso verranno restituiti in 60 rate mensili, mentre nel secondo caso verranno restituiti in 120 rate mensili.

Per accedere al prestito è necessario che gli iscritti alla “Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali” abbiano non meno di quattro anni di anzianità di servizio utile per la pensione e abbiano versato i contributi per non meno di quattro anni. Per gli iscritti in servizio, invece, il requisito indispensabile è l’avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Come richiedere un prestito diretto

Per ottenere un prestito pluriennale INPS diretto è necessario spedire la domanda per via telematica attraverso il servizio Domande Web Prestiti Pluriennali dell’INPS, secondo quanto stabilito dalla “Determinazione presidenziale numero 95 del 2012”, allegando i vari documenti richiesti.

Gli iscritti in servizio, possono presentare la domanda mediante l’amministrazione di appartenenza, mentre i pensionati devono fare riferimento all’Area Riservata del sito dell’INPS accedendo nel sito tramite il proprio Pin. La documentazione in allegato deve attestare lo stato di bisogno, un certificato medico di sana costituzione fisica e l’eventuale spesa.

Costi e tassi

La quota cedibile deve essere uguale o inferiore a un quinto della pensione o dello stipendio. Viene applicato un tasso di interesse sulla prestazione che è pari al 3.50% annuo, al quale va aggiunto uno 0.50% per le spese di amministrazione. Il prestito viene restituito a partire dal secondo mese seguente al mese in cui il prestito viene concesso.

Una cessione in corso non può essere rinnovata nel caso in cui non sia trascorso un determinato periodo di tempo dall’inizio della cessione stessa: tale periodo è di quattro anni per i prestiti decennali e di due anni per i prestiti quinquennali.

In ogni caso, un prestito decennale può essere richiesto anche prima che siano passati due anni dall’inizio di un prestito quinquennale, ma questo, a condizione che il richiedente, in passato, non abbia usufruito di altri prestiti decennali.

In presenza di una nuova concessione, quella precedente viene estinta in anticipo, mentre la quota del premio compensativo viene restituita con una compensazione con il premio dovuto rispetto alla nuova operazione. In qualsiasi momento, per altro, è possibile ricorrere all’estinzione anticipata del prestito pluriennale INPS versando il debito residuo: così facendo, il richiedente ottiene la quota del fondo rischi relativa al periodo “eliminato”.

Come funzionano i prestiti pluriennali INPS garantiti

prestiti INPS pluriennali garantiti sono finanziamenti assicurati dall’Inps Gestione Dipendenti Pubblici. L’assicurazione comprende, fra le altre cose una eventuale riduzione dello stipendio, la morte dell’iscritto prima dell’estinzione della cessione o la cessazione del servizio che comporta l’assenza del diritto alla pensione.

Questi prestiti, come quelli diretti, possono avere una durata quinquennale o decennale e si caratterizzano per le stesse modalità di rimborso (60 rate o 120 rate a seconda dei casi), a meno che al richiedente non resti un periodo di servizio più breve per l’ottenimento del diritto alla pensione. In questa circostanza non è possibile chiedere un prestito di durata maggiore rispetto al periodo compreso tra la concessione del prestito stesso e il pensionamento

I prestiti garantiti INPS vengono estinti con trattenute mensili sullo stipendio il cui importo piò arrivare fino ad un quinto della retribuzione mensile.

Come richiedere un prestito garantito

Per ottenere un prestito pluriennale INPS è necessario presentare la relativa domanda all’amministrazione di appartenenza: non c’è bisogno di allegare alcun tipo di giustificativo di spesa o altra documentazione.

La domanda deve essere accompagnata da un certificato medico di sana costituzione fisica, che può essere fornito da un medico incaricato dalla stessa amministrazione, da un medico in servizio o da un medico della Asl.

La domanda del prestito pluriennale IMPS viene trasmessa dall’amministrazione di appartenenza all’istituto mutuante, che riceve anche la dichiarazione dimostrativa dello stipendio e restituisce la documentazione all’amministrazione dopo avere compilato la proposta di contratto, che viene spedita alla sede Inps Gestione Dipendenti Pubblici.

Calcolo, costi e tassi

Il calcolo avviene moltiplicando la rata mensile – che corrisponde alla quota cedibile – per il numero di rate mensili in funzione della durata del prestito. Al netto delle ritenute previdenziali, la quota cedibile non può essere maggiore del quinto dello stipendio, mentre la misura del tasso di interesse cambia poiché è decisa dalla società finanziaria o dall’istituto di credito che eroga il prestito. Questi ultimi sono tenuti a indicare il TAEG in maniera chiara e trasparente: in caso contrario, la domanda viene rigettata.

Occorre tenere conto che, sull’importo lordo della concessione, intervengono le spese di amministrazione e gli interessi che vengono applicati dagli istituti di credito, oltre a un premio compensativo per il rischio di insolvenza a favore dell’INPS. Tale premio corrisponde al 3% per i prestiti della durata di 10 anni e all’1.5% per i prestiti della durata di 5 anni.

Sulla concessione, infine, grava anche una somma relativa alle spese di amministrazione, pari allo 0.50%. Nel caso in cui il richiedente sia collocabile a riposo oltre il sessantacinquesimo anno di età, la misura del premio compensativo viene incrementata del 4% per i prestiti della durata di 10 anni e del 2% per i prestiti della durata di 5 anni.

Conclusioni

Per ottenere un prestito pluriennale dall’Inps è necessario compilare una domanda e fornire un certificato medico di sana e robusta costituzione. La domanda viene inviata dall’amministrazione all’istituto di credito, che riceve anche la busta paga e restituisce la documentazione all’amministrazione dopo aver compilato la proposta di contratto, che viene inviata alla sede Inps Gestione Dipendenti Pubblici.

Il calcolo dei prestiti pluriennali garantiti INPS si effettua moltiplicando la rata mensile – che corrisponde alla quota cedibile – per il numero di rate mensili in funzione della durata del prestito. Al netto delle trattenute previdenziali, la quota cedibile non può essere superiore a un quinto dello stipendio.

Sull’importo lordo del prestito incidono le spese di amministrazione e gli interessi che vengono addebitati dagli istituti di credito, oltre a un premio compensativo per il rischio di insolvenza a favore dell’Inps. Tale premio corrisponde al 3% per i prestiti a 10 anni e all’1,5% per quelli a 5 anni.

Infine, sul sussidio grava anche una somma relativa alle spese amministrative, pari allo 0,50%. Nel caso in cui il richiedente abbia i requisiti per il pensionamento oltre i 65 anni, l’entità del premio compensativo è aumentata del 4% per i prestiti con durata decennale e del 2% per quelli con durata quinquennale.

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