Piccolo prestito INPDAP

Hai la necessità di prendere in prestito una piccola somma di denaro ma non vuoi avere a che fare con tassi di interesse e commissioni elevate?

Può essere difficile trovare un prestito conveniente e facile da ottenere. La maggior parte dei prestiti prevede tassi d’interesse e commissioni elevate che rendono difficile il pagamento delle rate.

Un Piccolo Prestito INPDAP è la soluzione perfetta per te. Questo prestito prevede tassi d’interesse e commissioni bassi, che rendono facile il rimborso. È inoltre possibile richiedere questo prestito online, il che rende conveniente ottenere il denaro di cui si hai bisogno.

Premessa

L’INPDAP, attualmente passato sotto la denominazione di Gestione Dipendenti Pubblici, non esiste più come ente a sé stante: è stato incorporato all’INPS in seguito alla manovra finanziaria del 2011. Nonostante questo accorpamento, è comunque possibile, per gli aventi diritto, richiedere un finanziamento.

Tra tutti i prestiti erogabili il piccolo prestito INPDAP designa una tipologia di finanziamenti agevolati riservati alla categoria sopra citata. Questo finanziamento viene erogato da banche e società finanziarie convenzionate con l’ente.

Cos’è il Piccolo Prestito INPDAP?

Piccolo prestito INPDAP come si evince dal termine, è un prestito personale di modesto importo. Può essere rimborsato in 12, 24, 36 o 48 rate costituite da una quota che corrisponde al capitale e da una che corrisponde agli interessi.

Data la sua tipologia – rientra nei piccoli prestiti personali – non occorre dare motivazioni su come si spenderanno i soldi ricevuti. La cifra richiesta viene accreditata sul conto corrente del richiedente dall’istituto di credito prescelto.

Chi può richiederlo?

Come abbiamo accennato nel paragrafo introduttivo questo finanziamento si rivolge ai dipendenti pubblici e pensionatinel dettaglio, a quelli che hanno un contratto a tempo indeterminato, che sono in “forza lavoro” da almeno 4 anni e che abbiano versato i relativi contributi alla stessa Gestione unitaria.

Oltre ai dipendenti in forza attiva, possono richiedere prestito anche i pensionati ex dipendenti pubblici.

Come inviare una richiesta di prestito?

Per ottenere il finanziamento si procede in due differenti modi secondo la categoria di appartenenza.

Nella fattispecie, se si fa parte degli iscritti ancora in attività di servizio, si dovrà scaricare dal sito dell’INPS nella sezione dedicata alla Gestione Dipendenti Pubblici, alla voce ex INPDAP, piccolo prestito, l’apposito modello di domanda che va compilato in tutte le sue parti. Una volta compilata la domanda va poi presentata all’Amministrazione di appartenenza che si occuperà quindi di trasmetterla per via telematica all’ufficio di competenza.

Gli iscritti pensionati possono presentare richiesta solo per via telematica. Compilando tutti i campi richiesti si potrà inviare la domanda direttamente all’ex INPDAP, il prestito verrà quindi erogato in fase successiva secondo le modalità di accredito indicate.

Quanto si può richiedere?

Gli importi del piccolo prestito INPDAP sono variabili secondo la retribuzione del richiedente, vediamo i diversi casi.

  • Se si richiede un prestito annuale, l’importo deve essere pari a 1 mensilità media netta dello stipendio o della pensione. La somma richiesta andrà rimborsata con 12 rate mensili. È possibile richiedere però una somma pari a 2 mensilità, qualora non si abbiano in corso trattenute per cessioni del quinto dello stipendio o della pensione. Per quanto riguarda i pensionati – anche quelli in età avanzata –, resta valido il limite del quinto cedibile.
  • In caso di prestito biennale si potrà richiedere un importo pari a 2 mensilità medie nette dello stipendio o della pensione. In questo caso la somma ricevuta dovrà essere restituita in 24 rate mensili. Anche in questo caso si possono richiedere fino a 4 mensilità, col limite massimo del quinto cedibile per i pensionati e se non si hanno già altre trattenute in corso per cessioni del quinto dello stipendio.
  • Per un prestito triennale si potrà richiedere un importo pari a 3 mensilità medie nette dello stipendio o della pensione. Tale cifra dovrà essere restituita in 36 rate mensili. Nel caso in cui chi fa la richiesta non abbia altre trattenute in corso per cessioni del quinto potrà richiedere fino a 6 mensilità, per i pensionati resta il limite del quinto cedibile.
  • Se si richiede un prestito quadriennale, l’importo che può essere richiesto è pari a 4 mensilità medie nette dello stipendio o della pensione. Il prestito dovrà essere rimborsato in 48 rate mensili. Si potranno richiedere fino a 8 mensilità se non si hanno altre trattenute in corso per cessioni del quinto. Per i pensionati vale il limite del quinto cedibile.

Quali sono i tempi di erogazione del prestito?

Com’è risaputo quando si ha a che fare con un ente pubblico i tempi sono sempre lunghi. Il piccolo prestito INPDAP non è certo l’eccezione alla regola.

In genere chi fa richiesta di questo finanziamento si trova ad attenderne l’erogazione per uno o due mesi circa.

In definitiva non esistono tempi certi e dunque se si ha urgenza di liquidità è meglio provare con i prestiti veloci online.

Calcolo della rata

Se sei arrivato a leggere fino a questo punto è evidente che sei interessato al finanziamento e probabilmente ti interesserà poter simulare il calcolo della rata che dovrai pagare in funzione dell’importo richiesto.

Per effettuare tale calcolo devi recarti nella pagina dedicata a tale scopo – simulazione e calcolo della rata piccolo prestito INPDAP -. Segui le istruzioni a video ed ottieni tutti i dati che desideri.

Piccolo prestito Inpdap: le tabelle

Quali sono i costi, gli interessi e le spese previste

Come per tutti i finanziamenti, sebbene questo abbia un tasso agevolato rispetto a quello che è il mercato dei finanziamenti, l’INPDAP sul prestito prevede degli interessi, un’aliquota per il fondo rischi e una per le spese di amministrazione. Ecco il dettaglio:

  • il tasso di interesse nominale annuo è del 4,25%
  • le spese di amministrazione sono dello 0,50%
  • le aliquote del fondo rischi sono variabili, il prospetto completo è riportato nel regolamento dei prestiti consultabile sul sito INPS nella sezione Gestione Dipendenti Pubblici ex INPDAP piccolo prestito.

Dopo quanto è possibile rinnovare il prestito?

Chi ha la necessità può chiedere il rinnovo del piccolo prestito una volta trascorso il periodo minimo di ammortamento che corrisponde alla metà della durata effettiva di ciascun piano.

Per fare un esempio: per quanto riguarda il piano di ammortamento annuale, per chiedere un rinnovo dovranno essere trascorsi almeno 6 mesi corrispondenti a 6 rate pagate.

È un prestito vantaggioso?

Questo tipo di finanziamento è conveniente rispetto alle proposte finanziare di banche o altri istituti di credito. Il tasso di interesse nominale annuo fisso lo rende altamente competitivo e, per chi appartiene alle categorie che possono farne richiesta, può essere la soluzione perfetta per una spesa improvvisa o per qualsiasi necessità di piccola liquidità.

Documentazione ufficiale (PDF)

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