Conto corrente per protestati: come fare?

Esiste il conto corrente per protestati? La risposta breve è sì. In questo articolo ti spiego il perché è possibile e come fare per aprirne uno online in meno di 8 minuti.

Prima di iniziare voglio chiarire un paio di cose. La prima è che il conto che aprirai può offrirti una carta di pagamento che però non avrà alcun fido. La seconda è che non avrai un libretto degli assegni. Chiariti questi due concetti direi di andare subito al dunque, ovvero aprire subito un conto corrente online con carta prepagata dotata di IBAN.

Come aprire il tuo conto corrente per protestati in 8 minuti

Probabilmente questa è la parte che ti interessa maggiormente e dunque diamoci dentro! Quello che ti suggerisco è di puntare all’apertura di un conto con carta prepagata che puoi aprire e gestire online. Sono due le carte che ho selezionato per te. Se vuoi conoscerle meglio ti consiglio di leggere le recensioni di entrambe per poi scegliere quella che preferisci.

Ti presento Hype

CartaCostiCaratteristichePiù informazioni

Carta Hype Start

Carta Hype Start - Richiedila adesso, gratis direttamente a casa tua!
Emissione: 0€
Canone: 0€
Prelievi contanti: 0€
  • Richiedibile online GRATIS!
  • Gestibile con App Android, Iphone e Windows Phone
  • Supporta Google Pay ed Apple Pay
  • Contactless
  • Ha il codice IBAN
  • Può essere ricaricata con contanti, bonifici ed altre carte
  • Assicurazione in caso di acquisti fraudolenti

Ti presento Viabuy

CartaCostiCaratteristichePiù informazioni
Carta "Viabuy"
Carta prepagata Viabuy
Canone annuo: 19,90€
Emissione: 69,90€
Ricarica: 0€
Prelievo contanti: 0€
  • Circuito MasterCard
  • Limiti di utilizzo variabili -IDV1 – IDV2 – IDV3
  • Allert movimenti gratuiti tramite email
  • Internet bancking
  • Richiedibile online, è richiesta la maggiore età

Vuoto normativo: ogni banca decide da sè

Lo sapevi? La legge italiana non vieta di aprire un conto corrente per protestati. Essendo le banche degli istituti di credito privati, questo tipo di conto corrente è valutato con molta più criticità rispetto ad uno per non protestati, soprattutto quando si chiede alla banca di concedere strumenti di credito e debito, quali:

Esistono quindi tre tipologie di istituti:

  1. quelli che li concedono ma ne limitando gli strumenti di credito / debito;
  2. quelli che valutano le singole pratiche e decidono sulla concessione o meno del conto corrente a protestati;
  3. gli istituti che non prendono in considerazione i soggetti classificati come cattivi pagatori.

Se da un lato la legge italiana non discrimina i protestati al momento di aprire un conto corrente, è ovvio che, dal loro canto le banche prestino molta attenzione nel valutare se concedere o meno l’apertura di un conto corrente.

Chiedere l’apertura di un conto corrente quando si è protestato è legittimo, quindi dobbiamo capire come ragiona la banca in modo da formulare una richiesta di apertura conto che venga accettata.

Accade che, la banca prima di aprire una posizione dotata di carta di credito e blocchetto degli assegni, effettua delle valutazioni. Nel caso del cliente protestato si concentrerà sulle seguenti cose:

  • rischio di assegni scoperti;
  • spese con carta di credito eccessive rispetto alla capacità rimborso;
  • una generale cattiva gestione del denaro (frequenza dei periodi di “rosso”, versamenti rari e di piccola entità a fronte di spese e prelievi frequenti ed elevati etc.).

Il protestato è considerato un cliente più rischioso perché la sua storia finanziaria ha già evidenziato episodi di insolvenza.

Ne consegue che difficilmente si potrà avere un conto corrente completamente aperto.

Come risolvere la situazione

Per avere maggiori possibilità di ottenere l’apertura di un conto corrente per protestati, il singolo soggetto deve intraprendere degli iter che avranno tempi diversi e risultati diversi a seconda dell’entità dell’insolvenza e della disponibilità della banca a correre il rischio di avere un cattivo pagatore come correntista. Cosa si può fare per sistemare al meglio le cose? Vediamo!

  1. “ripulire” il suo storico finanziario in modo da risanare i debiti ed essere riabilitato quanto prima;
  2. rivolgersi a diversi istituti di credito in modo da avere più possibilità di ottenere una valutazione favorevole all’apertura di un conto corrente;
  3. assestare la propria situazione finanziaria per dimostrare basi solide per l’apertura di un conto corrente, ad esempio un contratto di lavoro regolare;
  4. trovare un garante, ovvero una terza persona che garantisca l’istituto di credito da ulteriori episodi di insolvenza da parte del protestato;
  5. accedere ad alternative al conto corrente, come ad esempio le carte conto prepagate. Si tratta di carte con iban per cui è possibile inviare e ricevere bonifici ed effettuare pagamenti ma solo nella misura dei soldi realmente presenti sul conto, senza possibilità di creare debiti.

Conclusioni

Concludendo: la legge non vieta ad un soggetto protestato l’apertura di un conto corrente. La banca però, date le circostanze deciderà che tipo di conto concedere.

In genere questi conti, quando vengono aperti, hanno funzioni limitate; certamente non si avrà a disposizione né blocchetto degli assegni né carta di credito con fido.

Lascia un commento