TAEG: cos’è e come si calcola?

Quando si parla di TAEG – Tasso Annuo Effettivo Globale – si fa riferimento all’indicatore di tasso di interesse di una specifica operazione di finanziamento, come per esempio un prestito, un mutuo o l’acquisto di un bene o di un servizio a rate. Espresso in percentuale, rappresenta il costo effettivo di un finanziamento e racchiude le spese di emissione della pratica e il TAN, cioè il Tasso Annuo Nominale.

Cos’è

T.A.E.G. - cos'è, come si calcola

Conoscere il TAEG, in sostanza, è importante perché permette di sapere quanto si spenderà effettivamente per un finanziamento o un mutuo. In definitiva, questo parametro, esprime come dato, il costo totale espresso in percentuale relativo a del denaro perso in prestito.

A partire dal 1° giugno del 2011, inoltre, nel calcolo del TAEG è necessario anche contare le spese relative al conto corrente a cui ci si appoggia, nel caso in cui questo sia obbligatorio, per effetto delle nuove disposizioni emanate da Bank-italia a proposito della trasparenza.

Ecco, quindi, che il TAEG è la somma del TAN, delle spese per il conto corrente, delle spese per la gestione della pratica, delle imposte, dei bolli, delle spese per la documentazione e delle spese di istruttoria.

Come si calcola

Calcolare il TAEG consente di individuare il tasso di interesse in base al quale la somma complessiva che deve essere rimborsata dal cliente alla scadenza è uguale alla somma del credito che il cliente riceve. L’obiettivo del TAEG – è quello di mettere a disposizione del cliente stesso un solo indicatore di interesse, per agevolarlo in ogni operazione e per semplificare le procedure: un indicatore di interesse che includa la totalità delle spese accessorie e il tasso di interesse effettivo sul finanziamento. La legge indica i parametri da cui dipende il TAEG. Nel calcolo rientrano la struttura del rimborso finanziario e:

  • le spese del conto corrente di appoggio
  • le imposte
  • le assicurazioni obbligatorie
  • le commissioni di incasso
  • i bolli statali
  • le spese di istruttoria della pratica.

Tra i parametri che determinano il TAEG non c’è, invece, la somma delle assicurazioni non obbligatorie.

Esempio di calcolo TAEG

Si ipotizzi, di avere a che fare con un mutuo della durata di 10 anni per un valore di 100mila euro senza spese di gestione e senza spese di apertura al 5%, con una rata di 1.061 euro al mese. Il TAEG, in questo caso, andrebbe a coincidere con il tasso effettivo e sarebbe pari al 5.12%.

Diverso, invece, sarebbe il discorso nell’eventualità in cui l’istituto di credito richiedesse il pagamento di spese iniziali pari a 800 euro.

In tal caso, il finanziamento sarebbe di 99.200 euro, cioè 100.000 euro meno 800 euro.

Aggiungendo 3 euro mensili destinati alla polizza incendio e 2 euro mensili relativi alle spese di incasso, la rata verrebbe – almeno virtualmente – aumentata di 5 euro.

Chiaramente, il TAEG cambierebbe, non solo perché il capitale sarebbe ridotto a 99.200 euro, ma anche perché la rata mensile non sarebbe più di 1.061 euro ma di 1.066 euro.

Insomma, il TAEG salirebbe al 5.41%. Tradotto in soldoni: si azzerano le spese del finanziamento perché i costi sono trasformati in interessi.

Da qui si può capire a cosa serva conoscere il TAEG, un indicatore che consente di confrontare senza spendere niente le diverse proposte di finanziamento di cui si potrebbe usufruire.

Come detto, il TAEG ha come scopo dichiarato quello di includere gli effetti delle spese obbligatorie in vista di un finanziamento che deve essere aperto: per ottenerlo, si immagina una riduzione del capitale prestato per effetto dei costi iniziali, con un aumento della rata dovuto alle spese periodiche. Una volta che ai numeri dell’operazione vengono apportati i correttivi del caso, si può calcolare il TAEG.

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Differenza tra TAEG e TEG

Occorre mettere in evidenza, in ultimo, che il TAEG è cosa ben diversa dal TEG: il primo, infatti, è un tasso ex ante, nel senso che può essere calcolato in anticipo per i contratti di finanziamento in cui viene illustrato il piano di ammortamento.

Il secondo può essere calcolato unicamente a posteriori, poiché è il risultato del costo complessivo del credito che viene rappresentato sotto forma di percentuale annua.

Tra l’altro, il Tasso Effettivo Globale (TEG) esclude gli oneri finanziari, differenziandosi in questo dal TAEG, ma d’altro canto tiene conto delle spese per le garanzie e per le assicurazioni anche se non si tratta di assicurazioni obbligatorie per l’ottenimento del denaro.

Conclusioni

Il TAEG, in conclusione, è un indicatore di costo che si rivela molto utile per tutti coloro che sono in procinto di chiedere un prestito, perché permette di sapere quale sarà la spesa complessiva per quel finanziamento: si tratta di un parametro che merita di essere preso in considerazione e valutato con la massima attenzione.

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