Cessione del quinto Agos

È sicuramente uno dei prestiti più interessanti da prendere in considerazione se si è lavoratori dipendenti o pensionati. Parliamo della cessione del quinto Agos grazie alla quale anche progetti importanti possono essere finanziati.

Si tratta di un prestito facile da ottenere perché ha solide garanzie alla base. Infatti, anche se non possiedi beni immobili o un garante questo finanziamento è comunque accessibile. Interessante vero? Vediamo i dettagli!

Caratteristiche

Cessione del Quinto Agos

La cessione del quinto Agos è un prestito non finalizzato. Con questo termine si intende dire che il denaro ottenuto può essere speso per qualsiasi progetto.

La durata massima è di 120 mesi. Gli interessi da corrispondere possono essere calcolati effettuando una simulazione di “calcolo della rata Agos” direttamente online sul sito. I tassi variano in funzione della somma richiesta e della durata del rimborso.

Come per tutte le cessioni del quinto, chi richiede il finanziamento autorizza Agos a richiedere al datore di lavoro o all’Inps il pagamento della rata.

Per ottenere la cessione non c’è bisogno di un coobbligato. La rata mensile non deve essere superiore al 20% dell’importo della busta paga o della pensione – 1/5 appunto -. Diversamente può essere inferiore.

Per legge è obbligatoria la stipula di una polizza assicurativa rischio vita e rischio impiego che in questo caso viene gestita direttamente da Agos. Ciò nonostante va detto che il cliente per legge potrebbe decidere di affidarsi ad una compagnia assicurativa da lui scelta ed ottimizzare i costi.

Infine, date le garanzie messe in campo, uno dei vantaggi offerti da questo tipo di finanziamento è che viene concesso anche a chi è iscritto nella lista dei cattivi pagatori.

Per i dipendenti

Per quanto riguarda i dipendenti di un’azienda pubblica o privata, sarà direttamente il datore di lavoro a stornare l’importo della rata dallo stipendio. Questo nella maggior parte dei casi evita – in genere – il ritardo dei pagamenti delle rate. Ovviamente nel caso in cui il datore di lavoro non ottemperi al pagamento delle rate scatta la mora che consiste in:

  • addebito costi per i solleciti spediti in formato cartaceo pari a 5 euro per ciascun sollecito;
  • spese per il recupero telefonico 20 euro cadauno;
  • le spese di esazione, pari a un costo di non più del 30% della somma che è stata incassata;
  • interessi di mora fino al 10%;
  • spese legali e stragiudiziali che dovessero essere eventualmente sostenute.

Per i pensionati

La cessione del quinto per i pensionati prevede le stesse condizioni viste per i dipendenti. Occorre però ricordare che, il quinto non deve andare a intaccare la pensione minima. Se così fosse, deve essere ridotto (per esempio, può essere il 15% e non il 20% della pensione mensile), affinché la minima venga salvaguardata.

L’ente previdenziale si occupa di pagare direttamente le rate mensili, con trattenute alla fonte sulla pensione. Nel caso in cui l’ente previdenziale sia inadempiente è il cliente che deve subentrare e pagare la rata mancante entro i dieci giorni. Se non si interviene scatta la messa in mora con relative conseguenze (le stesse già citate prima).

Il prestito viene erogato velocemente nel momento in cui Agos riceve dall’ente previdenziale il consenso per il prelievo diretto della rata alla fonte.

Se la pensione viene ridotta, in tale circostanza, anche la cessione viene modificata, ridotta o sospesa a seconda delle circostanze. Spetta al cliente, a quel punto, versare la differenza tra la rata mensile stabilita dal contratto e la somma che viene effettivamente versata dall’ente.

Tale differenza dovrà essere erogata per tutti i mesi per cui la modifica, la riduzione o la sospensione sono state previste. Non solo: è contemplata anche una maggiorazione dovuta agli interessi di mora.

Per il rimborso, il cliente dà all’ente pensionistico l’autorizzazione a trattenere dalla pensione che gli spetta gli importi che ancora mancano alla conclusione del piano di ammortamento previsto inizialmente, per un periodo che non deve superare i 18 mesi.

Rimborso anticipato

Chi attiva un finanziamento di questo tipo, volendo può decidere di rimborsare il prestito in maniera anticipata. In questo caso, è dovuto – però – un indennizzo che corrisponde all’1% del capitale rimanente.

Tale opzione è possibile nel caso in cui manchi più di un anno alla scadenza del contratto o allo 0.5% del capitale rimanente da rimborsare.

In qualunque caso l’importo degli interessi che il consumatore avrebbe dovuto pagare per il resto del contratto è il limite oltre il quale l’indennizzo non può andare.

Domande e risposte

  • D: È possibile richiedere un’anticipazione sull’importo del finanziamento?
  • R: Sì
  • D: Quanto costa l’assicurazione?
  • R: Il costo dell’assicurazione varia a seconda del profilo di rischio del singolo pensionato o lavoratore dipendente. Ad ogni modo Agos offre la possibilità di includere tale costo in fase di simulazione del prestito. In questo modo è possibile sapere anticipatamente esattamente quale sarà il costo da sostenere.
  • D: È necessaria la presenza di un coobbligato?
  • R: No, per questa tipologia di prestito è sufficiente la garanzia fornita dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico.
  • D: Se ho altri finanziamenti in corso posso accedere al prestito con cessione del quinto?
  • R: Sì. È possibile inoltre utilizzare la cessione del quinto per chiudere il vecchio debito e pagare un’unica rata più bassa che include entrambi i rimborsi.
  • D: Siete convenzionati con l’INPS?
  • R: Sì, Agos Italia è convenzionata con l’INPS.

Conclusioni

In conclusione, la cessione del quinto Agos costituisce una interessante opportunità di finanziamento anche per coloro che sono stati classificati “cattivi pagatori”.

Si tratta di un prestito che viene concesso con una certa facilità in quanto l’ente creditizio viene ampiamente tutelato delle molteplici forme di garanzie. Queste in sintesi sono: prelievo diretto della rata, assicurazione rischio impiego, infortunio e morte.

I tassi di interessi sono bassi e la durata del finanziamento può arrivare addirittura a 120 mesi – 10 anni -. Tale durata consente di ottenere – a seconda del reddito percepito – prestiti con importi anche notevoli.

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